11 Agosto 2023
Con il recente decreto legge n. 105, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella serata di ieri ed entrato in vigore oggi, sono state abrogate le ultime restrizioni correlate all’emergenza sanitaria da Covid-19.
Com’era stato già preannunciato qualche giorno fa dal Ministro stesso, infatti, è stato abrogato l’art. 10 ter del decreto legge n. 52 del 2021, che prevedeva il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento perché risultate positive al Covid-19, così come il regime di autosorveglianza per i contatti stretti con soggetti confermati positivi.
Secondo il Ministro Schillaci si trattava oramai di una misura non più necessaria, in considerazione dell’attuale andamento epidemiologico e dell’andamento della campagna vaccinale, tra l’altro spesso largamente disattesa, specie negli ultimi tempi.
Ne consegue che, per i cittadini, sarà dunque possibile uscire di casa e andare al lavoro con la malattia in corso, senza alcuna restrizione o limitazione, fermo restando l’opportunità per i dipendenti affetti da Covid di ricorrere alla normale malattia.
Ad ogni modo, le recenti disposizioni confermano la possibilità per il Ministero della Salute di emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente, in materia di igiene e sanità pubblica, sull’intero territorio nazionale, chiaramente sulla base dell’andamento della situazione epidemiologica.
C’è da chiedersi come tale misura, seppur largamente auspicata da molti, possa oggi applicarsi in quelle strutture ove risiedano persone in particolare condizione di fragilità, come ad esempio quelle ospedaliere o nei reparti.
Inoltre, anche tale disposizione andrà coordinata con la previsione dell’ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2023, la quale ha previsto l’obbligo, fino a fine anno, di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nelle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura, identificati dalle Direzioni Sanitarie delle strutture stesse.