8 Giugno 2009
Due importanti ragioni hanno contribuito a far si che l’accordo ponte definito il 7 aprile 2009 sia stato uno dei più complessi nella storia ultratrentennale delle relazioni sindacali tra Aris e Cimop:
1) per la prima volta le associazioni datoriali si sono presentate alla trattativa non unite,
2) non poche istituzioni associate versano in una grave condizione finanziaria, essendo state sottoposte negli ultimi tempi a drastici tagli dei posti letto e dei tetti di spesa, tali da metterne in dubbio persino la sopravvivenza.
In questa situazione di estrema incertezza, l’accordo è stato raggiunto solo grazie al grande sforzo profuso da Aris e Cimop, che hanno entrambe rinunciato alle rispettive piattaforme contrattuali e si sono accontentate di sottoscrivere un accordo ponte economico, meramente finalizzato al recupero dell’inflazione.
L’accordo non è ancora operativo, in quanto è sottoposto alla necessaria ratifica, ma è ragionevole pensare che gli organi deliberanti di Aris e Cimop sappiano dare il giusto rilievo agli sforzi compiuti dalle due delegazioni ed apprezzare gli elementi positivi di questa intesa.
Ad ogni modo, l’Aris rimane intenzionata a riattivare entro il più breve tempo possibile il confronto per modificare il testo contrattuale, ormai assolutamente superato in molte parti.
In particolare, oltre alle modifiche che si rendono necessarie a seguito delle novità intervenute nella legislazione del lavoro in questi ultimi anni, l’Aris ritiene indifferibile l’introduzione della dirigenza medica….