E’ stato sottoscritto, tra le parti, lo scorso 10 maggio, il contratto collettivo di primo livello che regolamenta, a decorrere da tale data, il rapporto di lavoro dei dirigenti medici dell’Ospedale di Negrar.
Si tratta di un ambizioso traguardo raggiunto dopo mesi di trattative che hanno visto impegnati l’Ospedale, supportato dall’avvocato Giovanni Costantino, e l’Anmirs in un importante confronto.
Le parti, infatti, hanno convenuto di dare integrale applicazione, sia per la parte economica sia per gli aspetti di natura normativa, all’ipotesi di intesa siglata da Aris/Anmirs, il 22 luglio 2021, per il rinnovo del CCNL della Dirigenza medica 2016-2018, ad oggi, non ratificata a causa del mancato intervento dei necessari provvedimenti normativi volti a garantire la copertura dei relativi costi contrattuali.
Un obiettivo importante per l’Ospedale che, con la sottoscrizione di tale contratto, riconosce ai propri medici gli stessi trattamenti economici previsti per la dirigenza medica pubblica.
Infatti, il CCL sottoscritto tra le parti lo scorso 10 maggio garantisce ai dirigenti medici gli stessi trattamenti economici della dirigenza medica pubblica previo recepimento delle voci retributive che compongono il “tabellare” del pubblico e degli importi economici previsti per le prestazioni accessorie.
Viene, inoltre, recepito l’incremento integrale dell’indennità di esclusività (aumentata del 27%), incremento che nel comparto pubblico è applicato non a seguito delle procedure negoziali di rinnovo del contratto, ma per effetto di uno specifico provvedimento contenuto nella legge di bilancio n. 178 del 2020, che non si estende agli ospedali classificati.
Ulteriormente incrementato, inoltre, il Fondo Integrativo Nazionale di Previdenza (strumento specifico in vigore per la Dirigenza medica Aris), nella consapevolezza della centralità del ruolo della previdenza complementare negoziale.
Di seguito, il testo del CCL.